Rituale millenario, la sepoltura è uno dei primi atti di civiltà dell’uomo, capace di dare una collocazione e una dignità alle spoglie mortali di una persona. Indipendentemente dal credo religioso, è un gesto di profondo rispetto nei confronti di chi ha speso la propria vita per la famiglia, le amicizie, senza risparmiarsi nel lavoro. Esistono diverse tipologie di sepoltura, ognuna con un significato simbolico particolare.
Le diverse opzioni di sepoltura
Gestendo un’attività come la nostra, entriamo in contatto con diverse realtà. Il più delle volte, le persone che sono venute a mancare (perlopiù anziani consapevoli della fragile condizione di salute) hanno lasciato indicazioni ben precise alla famiglia riguardanti il tipo di rito, la vestizione e la sepoltura. Non tutti però offrono un aiuto così importante. La situazione si complica quando i congiunti, già addolorati per la perdita del proprio caro, devono anche interessarsi dell’organizzazione delle esequie.
Di certo, non è facile decidere basandosi sull’interpretazione delle volontà di chi non c’è più. La paura che qualche parente possa avere da ridire o che il rito non sia all’altezza del de cuius comporta non poco stress, motivo per cui avere già le idee chiare sulle tipologie di sepoltura, valutandone per tempo gli aspetti positivi e quelli negativi, può semplificare di molto le cose.
Le opzioni più diffuse sono:
- inumazione. Tecnica risalente all’epoca paleolitica, è anche la più economica. Consiste nel seppellire il caro estinto nella nuda terra per un periodo non inferiore a 10 anni. Interpretata come una sorta di ritorno alla natura, è regolata da precise disposizioni comunali.
- Cremazione. Opzione di sepoltura molto antica, è giunta in Italia solo da qualche decennio. In alcune regioni, come la Sicilia dove il culto dei defunti è legato alle tradizioni, non è una pratica diffusa. Ostacolata per lungo tempo dalla Chiesa, è oggi riconosciuta a patto che le ceneri vengano conservate all’interno di un Camposanto. Per procedere è necessaria l’autorizzazione scritta del defunto contenuta in un testamento, in una comunicazione al coniuge o ai parenti, o ancora l’iscrizione alla Socrem, un’associazione presente in molte città italiane che ha tra i propri fini statutari la cremazione. Le ceneri possono essere tumulate in una celletta oppure in un loculo con un congiunto, con costi che variano in base alla città. In alternativa, c’è chi le conserva a casa all’interno di speciali urne, veri e propri oggetti di design provvisti di un’intercapedine per contenere le ceneri. Un’altra valida soluzione è la dispersione in natura, ma in ambienti rigorosamente indicati dal Comune che tengono conto della distanza da abitazioni, fabbriche e strutture di accoglienza. L’unico inconveniente di questo tipo di sepoltura è la mancanza di un luogo fisico dove poter portare un fiore e dire una preghiera.
- Tumulazione. Prevede il tradizionale seppellimento all’interno di un loculo comunale. Il rivestimento esterno è costituito da una lapide in marmo o granito spesso personalizzata secondo i desideri del de cuius o della famiglia. Rispetto alle precedenti opzioni è anche la più costosa perché include le spese del funerale e le relative tasse cimiteriali. Alcune persone decidono di ottenere in concessione una porzione di terreno dal Comune per la costruzione di una tomba di famiglia o di una cappella gentilizia. Entrambe possono ospitare un numero variabile di loculi. Per la realizzazione sono necessarie diverse autorizzazioni e una lunga trafila burocratica, oltre ovviamente a tenere conto dei costi relativi alla costruzione e alle rifiniture di pregio, che le rendono particolarmente esclusive. L’opzione di sepoltura offre maggiore libertà nella sistemazione dei resti dei defunti e nella personalizzazione con monumenti e accessori d’arte funeraria, tuttavia, possono crearsi anche delle discordie tra parenti per spostare oppure togliere i resti del de cuius, operazione che richiede l’autorizzazione di tutti gli eredi (persone a volte diverse dai proprietari della tomba di famiglia).
Esistono poi altre soluzioni di seppellimento meno comuni nel nostro Paese ma che comunque meritano un accenno come nel caso della sepoltura verde o eco-sostenibile. Alternativa green alle pratiche tradizionali che inquinano il suolo e producono anidride carbonica, richiama le antiche usanze dei nativi americani e degli ebrei. Il corpo della persona deceduta viene avvolto in un sudario in cotone 100% e poi riposto in una semplice cassa di pino oppure seppellito senza ricorrere all’uso di sostanze chimiche o fluidi per l’imbalsamazione, come la formaldeide.
La criogenia, o crioconservazione, invece consiste nel congelamento del corpo con la speranza che possa tornare a vivere in futuro. Questa teoria è ancora in fase embrionale e trae speranza da alcuni esperimenti eseguiti su organi e piccoli animali.
Come decidere tra le diverse opzioni
Le opzioni di sepoltura sono diverse ma la decisione finale spetta alla famiglia, agli eredi più prossimi del defunto e ovviamente a quest’ultimo mentre è in vita. La scelta dipende da diversi fattori tra cui la disponibilità economica, il credo religioso, la cultura e le aspettative.
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