L’interpretazione del lutto risulta correlata alla cultura di riferimento. I colori associati a questa fase di fragilità emotiva e di vulnerabilità individuale e collettiva hanno di sicuro un’importanza considerevole. Lo stesso discorso è valevole anche per quanto riguarda gli elementi decorativi. Dietro a queste scelte, infatti, c’è una precisa psicologia.
Perché il colore assume una certa importanza nel momento del lutto?
Il motivo di fondo risiede nel fatto che il colore è un potente strumento comunicativo che va ben oltre alla superficie della visibilità, dato che è in grado di esprimere in modo accurato stati d’animo ed emozioni profonde in un momento così delicato, qual è una cerimonia funebre.
Come vedremo a breve il nero simboleggia il rispetto, il bianco richiama al pallore e il viola riporta alle radici liturgiche.
Nero
In questo momento delicato, il nero è il colore della tristezza per antonomasia. Il nero associato al lutto ha origini risalenti agli antichi romani che per celebrare i riti funebri solevano indossare una stola di colore scuro.
La legge allora proibiva il ricorso a tessuti preziosi in questi momenti delicati: ornamenti e vesti bianche infatti erano tassativamente vietati.
La tradizione poi è proseguita in Italia. Vedere le donne indossare abiti completamente neri in occasione di un funerale era di norma. Per gli uomini, invece, ci sono dettagli di colore nero che hanno un certo impatto visivo, come un solo bottone o l’apposita fascia. Anche i tendaggi così come gli arredi domestici sono di tonalità scure, tendenti al nero.
Questo è quindi il colore che soprattutto nelle culture occidentali onora al meglio il lutto, perché simboleggia la perdita e la solennità. Tuttavia, non è il solo, visto che la società è in costante cambiamento e le culture sono sempre più differenti.
Bianco
Il bianco, ad esempio, è sempre più diffuso anche in Italia. Sembra una chiara antitesi associare la tonalità bianca alla morte, ma nella cultura asiatica è di norma: in Cina, in Giappone e in Corea rappresenta il pallore del volto defunto e, contemporaneamente, la rinascita della sua anima. Il bianco è sinonimo di omaggio al defunto e di rispetto per ciò che ha fatto in vita.
Anche in Africa il bianco è il colore per antonomasia per esprimere al meglio il dolore provato per la perdita di un caro. In Togo, ad esempio, le vedove sono solite dipingersi la fronte di bianco.
In Europa, durante il periodo medievale, il bianco era molto diffuso nei funerali: i reali di Francia infatti furono i primi a utilizzarlo. La tradizione proseguì fino a quando la regina di Scozia Maria Stuarda decise di far indossare solo abiti di colore nero durante la sua veglia funebre. In seguito, la grande influenza della Spagna a livello continentale fece sì che il nero ritornasse i moda per i funerali. E da allora, il nero è diventato di consuetudine.
Viola
Anche il viola è sempre più diffuso a livello di significato luttuoso. D’altronde, i paramenti di colore viola sono indossati dai sacerdoti durante la Quaresima. In molte culture, il viola è simbolo di spiritualità, oltre che di legame profondo tra il regno dei morti e il mondo dei vivi.
Conclusioni
Ogni cultura si caratterizza per una sua interpretazione del lutto e la scelta dei colori rappresenta una maniera unica ai fini del processo di commiato e per la gestione delle procedure post-mortem.
In Italia, comunque, il nero è il colore che va per la maggiore nella scelta dei toni e degli elementi decorativi. Per programmare al meglio una cerimonia funebre, mettiti in contatto con noi. In quanto impresa di pompe funebri, sappiamo come assisterti al meglio in un momento di tristezza e di fragilità emotiva per la perdita di un tuo caro!
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