Il decesso in ospedale, in RSA o in qualsiasi altra struttura sanitaria è un avvenimento comune, che si affronta in maniera differente rispetto alla morte in casa, soprattutto perché i familiari e gli amici non devono occuparsi di molti adempimenti burocratici che vengono svolti direttamente dal personale ospedaliero. In questa guida completa vi spiegheremo nel dettaglio come comportarsi in caso di decesso in ospedale.
Decesso in ospedale: constatazione di morte
Quando muore una persona in ospedale o in una RSA, gli infermieri o il personale medico informano immediatamente la famiglia se non è presente nella struttura, così da consentirgli di raggiungere il defunto e porgergli l’estremo saluto.
La salma del defunto rimane per due ore nella camera dove si è verificato il decesso, in attesa che sopraggiunga il medico necroscopico per la constatazione di morte.
Il medico compilerà in seguito il certificato con la constatazione di morte che sarà consegnato ai familiari del defunto.
Prima di compilare il certificato di morte, il medico potrà anche effettuare un tanatogramma, che conferma l’assenza continuativa di attività cardiaca.
Il personale della struttura sanitaria invece provvederà alla compilazione dell’apposito modulo Istat “scheda di morte”, dove si inseriscono i dati del defunto, il luogo e l’ora della morte per trasmetterlo all’ufficio dello stato civile del comune di residenza.
Il certificato di morte deve essere compilato dal medico entro le 24 ore successive al decesso, di conseguenza si potrà comunque trasportare la salma nella camera mortuaria.
Composizione e trasferimento della salma
Se il decesso avviene in ospedale, la composizione della salma ai fini igienico-sanitari sarà a cura del personale della struttura sanitaria e in questi momenti è comunque prevista la presenza dei familiari.
Se l’ospedale dispone di una camera mortuaria, si può scegliere di trasferire la salma in questa sede e procedere alla vestizione.
Rispetto al passato, i familiari possono decidere in completa autonomia se usufruire della camera mortuaria o trasferire la salma presso la propria casa o le sale dell’agenzia funebre, ma bisogna sempre che siano trascorse 24 ore dal decesso.
I parenti o l’agenzia funebre possono nelle 24 ore successive al decesso allestire la camera mortuaria e comporre la salma, sempre rispettando le regole interne della struttura sanitaria.
Nonostante le leggi per il decesso in ospedale si siano snellite negli anni, è comunque ancora vietato l’ingresso del personale delle agenzie funebri all’interno della sala dove è avvenuto il decesso e al personale sanitario di suggerire ai familiari di contattare una determinata agenzia di pompe funebri.
Quando la salma è all’interno della camera mortuaria, i parenti e gli amici possono porgere l’ultimo saluto al caro estinto, sempre se non vi siano delle restrizioni. Durante l’epidemia da Covid 19 era impedito l’accesso ai familiari all’interno della camera mortuaria, una restrizione che è stata eliminata dopo l’emergenza sanitaria.
Cerimonia funebre secondo la guida completa di Pompe funebri Antonio Pirovano
Mentre la salma è nella camera mortuaria, l’agenzia funebre con i familiari e gli amici possono organizzare il funerale che sarà celebrato in base alle volontà del defunto.
Nel caso di cerimonia funebre in chiesa si dovranno stampare i manifesti per comunicare l’orario e il luogo del funerale.
Se si sceglie invece una cerimonia privata, si può svolgere presso le sale dell’agenzia funebre o nella propria casa. Prima di trasferire la salma dalla camera mortuaria dell’ospedale al luogo del funerale bisognerà sigillare la bara, un compito che viene svolto con discrezione ed efficienza dal personale dell’agenzia funebre.
Quando la salma raggiunge il luogo della cerimonia, si procederà con il rito funebre scelto dal defunto e dai familiari e in seguito si procederà con la sepoltura o la cremazione.
Quando avviene un decesso in ospedale, le pratiche burocratiche vengano delegate al medico necroscopico e agli infermieri, mentre per la tumulazione o la sepoltura si devono seguire delle determinate procedure.
Tumulazione o cremazione secondo la guida completa di Pompe funebri Antonio Pirovano con sede a Biassono, Monza, Villasanta
I familiari del defunto possono scegliere di tumulare la salma o procedere con la cremazione, due possibilità che devono essere vagliate prima di svolgere la cerimonia funebre.
Per la tumulazione o l’inumazione (sepoltura nella terra) è necessario aver comunicato all’ufficio di stato civile l’avvenuto decesso e aver trasmesso il certificato di morte, saranno gli operai del cimitero ad assegnare il loculo o lo spazio per seppellire il caro estinto.
Per effettuare la tumulazione o l’inumazione bisognerà pagare i diritti cimiteriali al Comune, una pratica che può essere delegata all’agenzia funebre.
Per quanto riguarda invece la cremazione, prima di procedere, è necessario che venga trasmessa ai familiari o agli addetti dell’agenzia funebre, l’autorizzazione firmata dell’ufficiale dello stato civile.
È sempre consigliabile contattare in anticipo il forno crematorio per conoscere il giorno e l’orario in cui sarà eseguita la cremazione.
Completata la cremazione, sarà consegnata ai familiari un’urna cineraria con le ceneri del caro estinto e si potrà procedere con la conservazione o la dispersione nel luogo prescelto.
Le pratiche burocratiche per il trasferimento della salma, la tumulazione o la cremazione possono essere delegate completamente all’agenzia funebre, perché in un momento così doloroso non sempre si ha la lucidità di occuparsi del disbrigo delle pratiche burocratiche.
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