La cremazione delle salme è una pratica che si sta sempre più diffondendo anche in Italia, nelle strutture autorizzate, per lo più coincidenti con le organizzazioni delle zone cimiteriali preposte.
Cos’è la cremazione?
La cremazione è una pratica che prevede di mettere la bara contenente la salma dentro il forno crematorio.
La bara è collocata su una superficie piana e spinta nel forno tramite delle guide in metallo: così facendo, sia la bara sia la salma del defunto bruciano in maniera celere e ceneri e ossa calcificate cadono nell’area inferiore del forno, dove concluderanno la combustione.
Il forno crematorio è dotato di un efficiente sistema di circolazione dell’aria e dunque di ossigeno, che assicura la totale combustione del corpo.
L’intera operazione è monitorata dagli operatori tramite degli spioncini.
I resti della salma sono spinti al di fuori del forno dopo diverse ore dalla conclusione del processo, in modo che possano raffreddarsi.
In quest’area le ceneri saranno poi raccolte e setacciate a vibrazione, per eliminare le polveri fini e conservare gli ultimi resti da trattare.
Come avviene la cremazione in Italia?
La cremazione in Italia è ammessa in apposite strutture adibite per tale scopo.
In Italia, la salma viene bruciata all’interno della bara, dove non può essere inserito alcun oggetto.
Il forno in cui avviene la cremazione è posto a una temperatura di 900°C: il corpo non sarà incenerito, bensì bruciato e i frammenti ossei integri e friabili residui verranno successivamente ridotti in cenere dagli operatori.
Al termine della cremazione, di un corpo adulto resteranno circa 2,4 kg, ovvero circa il 3,5% del suo peso.
Dove si conservano le ceneri dopo la cremazione?
Le ceneri del defunto vengono conservate all’interno di un’apposita urna.
Nel nostro Paese la cremazione sta conoscendo una sempre maggiore approvazione; tuttavia, non è ancora una pratica molto diffusa.
Coloro che usano cremare i propri cari li depositano in un’urna cineraria dentro la cappella di famiglia o direttamente in casa.
È bene tenere presente che la conservazione dell’urna all’interno delle proprie mura domestiche riveste valore legale, pertanto, devono essere rispettate tutte le regole inerenti alla conservazione e gli eventuali potenziali spostamenti della stessa.
In Italia è possibile disperdere le ceneri?
Nel nostro Paese è possibile disperdere le ceneri per mano del coniuge, dei parenti o di un soggetto incaricato.
La legge Italiana permette di disperdere le ceneri dei defunti affidandole alla terra, al mare o al vento.
Di norma, però, non si può però effettuare la dispersione nei centri abitati. Coloro che desiderano disperdere le ceneri dei propri cari al di fuori del centro abitato devono comunque chiedere la conferma presso il proprio comune.
Permessi per la cremazione della salma
Il permesso per la cremazione della salma può essere richiesto dal coniuge, dai familiari o da un incaricato presso l’Ufficio dello Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso.
Per ottenere il permesso, il defunto non deve avere espresso parere contrario alla cremazione quando era in vita.
Dopo aver ottenuto un certificato di morte in carta libera dal medico che esclude che la morte possa essere avvenuta per reato, o in caso di morte sospetta e improvvisa, il nulla osta dall’autorità giudiziaria che autorizzi la cremazione, si può richiedere il permesso all’Ufficio dello Stato Civile che dunque rilascerà l’autorizzazione.
L’autorizzazione alla cremazione può essere concessa:
- tramite la disposizione testamentaria del defunto;
- in seguito all’iscrizione del defunto ad associazioni che hanno tra i propri scopi la cremazione, sempre previa certificazione del rappresentante legale;
- per volontà del coniuge, oppure, tramite dichiarazione dei parenti più prossimi o della maggioranza assoluta di essi e sempre in assenza di alcuna disposizione testamentaria contraria;
- per volontà manifesta dei legali rappresentanti di soggetti minori o interdetti.
I documenti da allegare alla richiesta di autorizzazione all’Ufficio dello Stato Civile sono:
- una copia della fotocopia del documento di identità del richiedente;
- se ci sono, i documenti che attestino la volontà del defunto di essere cremato;
- una dichiarazione sostitutiva di atto notorio dei parenti più prossimi, il nulla osta del medico e nulla osta dell’eventuale autorità giudiziaria.