All’interno dei cimiteri ci sono diverse strutture che permettono di accogliere le spoglie dei nostri cari. Tra queste c’è anche l’ossario. Si tratta di un manufatto usato per raccogliere le ossa ottenute da una esumazione.
È importante perché il corpo dopo la morte va incontro ad un processo di mineralizzazione per cui le ossa devono essere conservate all’interno di questo genere di strutture che necessariamente vanno sottratte alla vista del pubblico.
Storia e origine degli ossari
La storia degli ossari è piuttosto antica. Sembra che già nel Medioevo venivano costruite queste strutture posizionate principalmente nei pressi delle chiese.
Erano inizialmente delle vere e proprie cappelle prive di ogni genere di decorazione. All’epoca era uso e costume quello di posizionare le ossa di persone defunte lungo le pareti.
Almeno da un paio di secoli, però, questa abitudine è stata cambiata. Non c’è più la necessità di realizzare apposite cappelle e di adornarle letteralmente con le ossa anche per questioni di natura igienica – sanitaria.
Gli ossari sono stati utilizzati anche per inserire al loro interno le ossa di combattenti e di persone che non erano stato possibile identificare.
Si pensi alle grandi guerre con milioni di morti in tutto il mondo e l’esigenza di dover dare loro una degna sepoltura.
In questo caso si realizzarono degli ossari comuni all’interno dei quali venivano inserite le spoglie dei combattenti con tanto di realizzazione di un piccolo monumento dedicato.
Il ruolo degli ossari nei cimiteri moderni
Rispetto a quello che accadeva fin dal Medioevo, oggi c’è una differente concezione degli ossari. La consuetudine è quella di inserire gli ossari nei cimiteri moderni.
In queste strutture sono previste delle cassette, generalmente di terracotta, all’interno delle quali ci sono le ossa dei defunti.
Ogni cassetta viene contrassegnata da un numero e spesso anche dal nome del defunto. Gli ossari vengono usati oggi soprattutto per questioni di praticità.
Infatti, sono molto utili per gestire il costante aumento di defunti presenti nel cimitero. Fanno parte quindi di un piano di riorganizzazione degli spazi per modificare le sepolture e per soddisfare normative che impongono una durata di tempo limitata in tema di concessioni per la tumulazione.
Scaduti questi tempi, le ossa del defunto vengono posizionate nell’ossario, oppure, se la famiglia lo dovesse ritenere opportuno, procedere anche con la cremazione.
Ovviamente ci sono delle differenze importanti rispetto tra gli ossari e le altre strutture cimiteriali come le cripte oppure le tombe, in ragione della funzione che svolgono ossia di raccolta delle sole ossa.
Procedura di trasferimento all’ossario
Esistono normative e leggi che regolano l’attività di trasferimento all’ossario delle spoglie. Entro un determinato periodo di tempo bisogna procedere con il trasferimento dei resti per una questione di natura prettamente numerica legata al sovraffollamento dei cimiteri.
Si tratta, di un’operazione che richiede competenze specifiche e massima professionalità. Innanzitutto, può essere effettuata soltanto dopo attenta verifica.
Un esperto deve aprire il feretro e assicurarsi che il processo di mineralizzazione sia stato completato.
Qualora non ci fossero queste condizioni, per legge, occorre procedere ad una nuova inumazione per almeno altri cinque anni affinché il processo riprenda.
Se invece la mineralizzazione è stata completata, allora si può effettuare la traslazione delle ossa in una cassetta zincata da posizionare nelle tombe oppure in piccoli loculi a seconda delle caratteristiche del cimitero e di ciò che dispone la famiglia.
Aspetti culturali e religiosi
Ci sono diversi aspetti culturali e religiosi legati all’utilizzo degli ossari. Sono stati introdotti nella tradizione giudaica e vennero utilizzati in quanto, all’epoca, non c’era la concezione di realizzare dei cimiteri per cui gli scheletri dei defunti venivano inseriti in una sorta di urna.
In altre epoche sono state utilizzate gli ossari per raccogliere le ossa di persone cadute per via delle tante tragedie che hanno accompagnato vari momenti storici. Un tempo l’ossario non veniva concepito soltanto come luogo di sepoltura ma una vera e propria superficie sacra, spesso realizzata come se fosse una sorta di cappella.
Insomma, un luogo di raccoglimento in cui si pregava per le anime dei propri defunti.
Manutenzione e gestione degli ossari
Come per qualsiasi altra struttura presente in un cimitero, anche gli ossari richiedono interventi di manutenzione periodica nel tempo per preservarne l’integrità.
I servizi di manutenzione e di gestione degli ossari sono regolamentati da normative ben precise. L’amministrazione comunale ha facoltà di affidare tali servizi ad un’agenzia specializzata come le pompe funebri affinché vengano svolti correttamente.
Il compito è anche quello di svolgere attività che permettano di celare le ossa alla vista del pubblico. Le agenzie di onoranze funebri hanno quindi il ruolo di supportare le famiglie per gestire tutte le varie fasi di una sepoltura e in generale di un lutto, compresa la gestione e la manutenzione degli ossari.
Per qualsiasi esigenza legata alla gestione dell’ossario contatta l’agenzia Pompe funebri Antonio Pirovano.